Parla Potabile.

[...] Oggi come oggi leggo delle cose di entità sconosciuta, che dubito fortemente derivino dall'italiano.
ODIO la gente che scrive con la K, odio le abbreviazioni, odio ogni forma di storpiamento della lingua. Ok, se li usiamo nei messaggi del cellulare, per spendere meno soldi, mi sta anche bene. Ma su internet le lettere non si pagano. E non ci vuole un'ora e mezza a scrivere 'comunque'. Anzi, personalmente scrivo ad una velocità incredibile, in un minuto scrivo un topic intero (ci ho messo 30 secondi a scrivere questo). Quindi dubito che per scrivere "ciao mi chiamo *tizia*, vengo da *dietro l'angolo* e ho *tot* anni", ci vogliano 8836 ore.

Siccome sono stufa di ripetere che qui non voglio che si usino abbreviazioni, ho pensato al banner sopra la tag. Più visibile di così.
Ora non avete scuse. Usate l'italiano.
Non mi importa se 'ma io così mi sento a scuola' o 'scrivo come mi pare'.
Qui, parliamo italiano (o al limite inglese/americano xD). Sorry guys.

E non mi guardate con quella faccia lì. Anche io a 13 anni scrivevo in questo linguaggio strano, tant'è vero che sono tutt'ora convinta di aver inventato l'abbreviazione: QST o QLL o QND. Però, fortunatamente, intorno ai 14 anni, ho smesso di usare le abbreviazioni. Grazie a dio, esistono i libri, e mi hanno insegnato parole nuove, e la bellezza del farsi capire dal resto del mondo con una frase.
Si, perchè il 70% degli esseri umani, quella roba piena di K, non la capisce. E, fino a prova contraria, si parla per essere ascoltati e capiti. Quindi, se volete farvi capire, parlate la stessa lingua degli altri, perlomeno la stessa lingua dei vostri connazionali! [...]