| MILANO - Pare proprio che la stagione interista di Josè Mourinho stia per volgere al termine. La stampa spagnola lo dà per sicuro quale nuovo allenatore dei merengues, la squadra “stellare” che quest’anno ha fallito tutti gli appuntamenti possibili (Champions, Liga e Coppa nazionale). Si sta ripresentando il copione che vide protagonista Ibrahimovic l’anno scorso: Mourinho, sibillino, dichiara che l’Inter rimarrà una grande squadra, anche con un altro allenatore, che non può dirsi sicuro di rimanere al 100%, ecc. Probabilmente, c’è già un accordo con Moratti, forse dal marzo scorso. La conquista della “triplete” (Scudetto, Champions e Coppa Italia) d’altronde, metterebbe il portoghese al sicuro da qualsiasi recriminazione da parte dei tifosi. Anzi, proprio con la sua dipartita, Mourinho può stare sicuro di aver scolpito la pagina di storia più importante del club nerazzurro, che soltanto Helenio Herrera negli anni Sessanta seppe scrivere. Che lo “Special one” non si trovi a suo agio in Italia era oramai chiaro a tutti. Ma il suo carattere indomito aveva scandito un calendario personalissimo, magari vergato su quei famosi taccuini che riempie fin dai primi minuti di una partita: vincere tutto il possibile e stupire il mondo, poi andarsene. In Italia, le tifoserie vivono di polemiche giornaliere, la maggior parte delle quali create ad arte. La rivalità con il tifo romanista e con la stessa dirigenza della squadra giallorossa lo ha convinto ancora di più di dover lasciare Milano per trasferirsi in Spagna, dove le polemiche (anche aspre) fra Real e Barcellona non raggiungono i limiti surreali di quelle in viaggio fra la Capitale e i Navigli. I dettagli tecnici non costituiscono un problema. Al Real, Mourinho costerebbe circa tredici milioni: 8 li avrebbe Moratti per la risoluzione anticipata del contratto e 5 l’attuale allenatore del Real, Pellegrini, per lo stesso motivo. Pare che Mou sarebbe disposto anche a limarsi l’ingaggio (a Milano prende 12 milioni netti a stagione). Ma questo certo non suona bene ai tifosi. Andarsene via dall’Inter, pur guadagnando di meno, sembra proprio uno schiaffo alla dignità di una delle più gloriose squadre italiane, pari quasi alla maglia scagliata per terra dal giovane Balotelli. Se tutto dovesse svolgersi in questo modo, l’atteggiamento del portoghese sarebbe chiarissimo: “Mi avete trattato come un intruso, con le vostre ridicole polemiche giornaliere, squalificandomi e deferendomi. Vi ho risposto vincendo tutto il possibile ed ora me ne vado dove mi pagano di meno. Addio”. Più che uno schiaffo, una pistolettata per il nostro calcio sempre più malato di italianità.
ebbene sì, se ne va...probabilmente arriverà l'attuale allenatore del Liverpool k Moratti aveva contattato prima dell'arrivo di Mou. k dire? io ci sono rimasta malissimo. cmq grazie mourinho! x sempre nel cuore di tutti gli interisti!
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