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| Mario:"Chiedo scusa a tutti. Non ce l'ho con i tifosi, onorerò la maglia."Incredibile. Mario Balotelli, quando meno ce lo si aspettava, con un sincero messaggio all'Ansa riproposto anche sul suo sito si è scusato con tutti i tifosi interisti e l'ambiente nerazzurro per il brutto gesto di martedì sera, quando ha gettato per terra la maglia nerazzurra: "Sono esasperato, in uno dei momenti più difficili della mia vita. Chiedo scusa a tutti per il mio gesto di martedì sera. Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell'allenatore ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando". "Voglio chiarire che non ce l'ho con i tifosi, tanto meno con quelli della Curva. Mi hanno sempre sostenuto anche quando gli altri mi fischiavano. Per loro vorrei che l'Inter potesse vincere tutto. Finchè indosserò la maglia dell'Inter farò tutto quello che posso per onorarla. Sto attraversando uno dei momenti più difficili della mia vita, sono esasperato ma ho sbagliato a sfogarmi in quel modo. Ora - finisce Mario - spero di riuscire a risolvere i problemi che ho con alcuni compagni e con la società con l'aiuto delle persone che mi vogliono bene e del mio procuratore". Questo il testuale messaggio di Mario, che dopo le innumerevoli critiche degli ultimi giorni fa un mea culpa di quelli roboanti. La Curva solo qualche ora fa aveva preso posizione facendo capire come non volesse nemmeno più sentirne parlare, ma ora la situazione, visto il momento, potrebbe cambiare. Da FcInterNews Ecco qui la lettera che la Curva Nord ha pubblicato sul suo sito: LETTERA APERTA A MARIO BALOTELLI
Ciao SuperMario. Dopo i fiumi di parole e di inchiostro versati all’indomani del tuo exploit durante Inter-Barcellona, anche noi, sommessamente, vorremmo dire la nostra. Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo Stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito, ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo col tuo solito atteggiamento di fastidiosa indolenza e superiorità nei confronti di tutto e di tutti. Del resto, come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo goal nella finale dei Campionati del Mondo, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions? Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di Campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare? Certo, tu ti meriti una società più prestigiosa (il Milan!?), con un pubblico che finalmente sappia apprezzare il tuo attaccamento e dedizione alla maglia. Se la Società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l’immagine del Club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!!! Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva, assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l’ardire di presentarti. Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare. Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra, ti diciamo addio. Grazie… no, quello proprio non ce la sentiamo…
Dei ragazzi della Nord Io ormai non so più che dire....da una parte sono felice che Mario abbia capito che le scuse erano assolutamente da fare e che questa volta le abbia fatte velocemente senza che nessuno lo abbia dovuto implorare, dall'altra vorrei che capisse che queste cose non vanno fatte...
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