Chiellini decide la sfida contro gli scandinavi. Lippi: «Mi è piaciuto lo spirito dei ragazzi»
CESENA, 18 novembre - Un’Italia sperimentale batte la Svezia (priva di Zlatan Ibrahimovic) nell’ultima amichevole dell’anno. Dopo la deludente prestazione di sabato scorso contro l’Olanda, Lippi si affida a una formazione quasi completamente inedita. In porta, tanto per fare un esempio, non c'è Buffon ma Marchetti, mentre in difesa Grosso, Cannavaro e Zambrotta vengono sostituiti da Criscito, Legrottagli e Maggio. Inedito anche il centrocampo, con Biondini e Montolivo alle spalle del trio Marchionni, Candreva e Di Natale. In attacco, spazio dal primo minuto per Pazzini.
Tanti uomini nuovi - in campo non c'è nessun reduce dal Mondiale tedesco - possono significare molta confusione, ma anche molto entusiasmo. E, in effetti, nel primo tempo c'è molta confusione ma anche qualche momento spettacolare. Merito soprattutto di un ispirato Di Natale (nell'occasione capitano), ma anche Candreva si muove bene. Il grande protagonista è però Chiellini. È il difensore della Juventus a portare l'Italia in vantaggio al 28' con un bel colpo di testa in tuffo su calcio d'angolo. Da elogiare anche Marchetti, bravo a inizio partita a chiudere la strada a Elmander. Lo stesso Chiellini nel finale del primo tempo impegna di nuovo Isaksson, questa volta di piede, ma ha minore fortuna. Lippi nella ripresa continua con gli esperimenti, mandando dentro Galloppa, Rossi, Cassani, Camoranesi e Bocchetti. Il gioco degli azzurri, a tratti piacevole nei primi 45', ovviamente ne risente. Di emozioni ce ne sono poche, di occasioni da gol ancora meno. Finisce con il portiere della Svezia Isaksson in avanti in cerca del pari. Che per fortuna dell'Italia non arriva.
Alla fine Lippi è moderatamente soddisfatto: «La partita mi è piaciuta - dice il ct azzurro ai microfoni della Rai -. Ci sono stati attacchi da una parte e dall'altra. I ragazzi, anche se la squadra era completamente nuova, non hanno accusato troppo i cambiamenti. Ho visto voglia, impegno ed entusiasmo. Lo spirito del gruppo è quello che c'è sempre in nazionale. L'entusiasmo è grande. Il gruppo è da completare. Ma c'è la partecipazione da parte di tutti. Adesso ci saranno i sorteggi. Vedremo con chi ci dovremo misurare». Ultima battuta di Lippi a proposito del contratto, di cui è tornato a parlare oggi il presidente federale Abete: «Le cose mie me le vedo col presidente» si limita a dire il ct.
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anche se nn c'era Davide, ho pensato di mettere cmq un articolo sull'Italia.
Io credo che questa sia stata la partita + convincente dell'Italia da ancora prima della Confederation sinceramente, mi è piaciuto molto il gioco ed è stata + che convincente, sapendo cmq ke metà dei ragazzi di ieri sera non andranno in Sud Africa.
e cacchio Chiellini O.o io penso veramente ke sia uno dei migliori in circolazione
